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25/07/2014

COMUNICATO STAMPA

 

IL TEATRO MEDITERRANEO VINCE IL PREMIO VOLTERRA

Il nuovo spettacolo “Mare nostrum” presentato all’interno delle iniziative del mese ispirato dalla “Giornata Mondiale del Rifugiato”

 

Un mese di iniziative all’insegna dell’integrazione ispirate dal significato e dal senso della Giornata Mondiale del Rifugiato, che ha visto numerose attività volte allo scambio tra gli ospiti migranti del CARA di Mineo e degli SPRAR presenti sul territorio, e la popolazione locale.

Una serie di incontri che hanno dimostrato come sia possibile modificare “l’alfabeto dell’accoglienza” andando oltre  le attività ordinarie che ogni giorno gli enti gestori dei centri SPRAR e del CARA portano avanti.

Dalla Giornata Mondiale del Rifugiato di Vizzini, in cui è stato firmato il protocollo d’intesa tra i comuni aderenti al progetto SPRAR di Vizzini, si è passati alla “Notte bianca” di Mineo dove il momento di festa unito ad attività di valore culturale ha visto anche la partecipazione della comunità rumena presente sul territorio; poi è stata la volta del “Caffè incontro: Cultura e immigrazione – nuovi percorsi identitari” dove, grazie alla presenza di Daniela Di Capua, Responsabile del Servizio Centrale, si è avuto modo di puntare l’attenzione sul tema dell’accoglienza e dell’identità mediterranea, attraverso un confronto diretto con gli operatori del settore. Un altro “Caffè incontro” sull'esperienza del teatro dei migranti all’interno del quale è stata annunciata l’assegnazione dell'Oscar teatrale PREMIO VOLTERRA 2014 al Teatro Mediterraneo per l'alto valore culturale e sociale dello spettacolo-evento “I meneni”. Lo spettacolo è il frutto di un percorso laboratoriale avvenuto lo scorso anno tra attori professionisti, abitanti del territorio e migranti ospiti del CARA di Mineo. Il premio verrà consegnato il 2 agosto al Teatro Romano di Volterra, alla presenza di Massimiliano Perrotta, Direttore artistico del Teatro Mediterraneo; Walter Manfrè, regista dello spettacolo “I meneni”; Anna Aloisi, Sindaco del Comune di Mineo e Presidente del Consorzio pubblico “Calatino Terra d’Accoglienza”; Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino S.C.S.; e Bubakarr, in rappresentanza dei migranti ospiti del CARA di Mineo. «E' emozionante condividere questo prestigioso riconoscimento con tutti i migranti che ci stanno dando una mano a realizzare il nostro sogno di un teatro dei popoli mediterranei» sottolinea Massimiliano Perrotta. “I meneni” ha inoltre ricevuto nello scorso aprile una medaglia per il valore artistico dell’iniziativa da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso dell’incontro di presentazione del progetto alla Camera dei Deputati.

L’esperienza laboratoriale del Teatro Mediterraneo si è ripetuta anche quest’anno con la realizzazione dello spettacolo “Mare nostrum”, scritto da Massimiliano Perrotta e diretto da Walter Manfrè, andato in scena il 10 luglio a Mineo e l’11 luglio a Caltagirone nel corso della Giornata Mondiale del Rifugiato, e che ha visto alternarsi sulla scena i migranti ospiti del CARA di Mineo e degli SPRAR del territorio e 5 attori professionisti, Orazio Alba, Gisella Calì, Giuseppe Carbone, Gianni Pellegrino e Roberto Pensa, sulle musiche eseguite dal vivo da Carlo Muratori, con le scenografie  di Giovanna Giorgianni.

Il Teatro Mediterraneo, che nasce dal protocollo d’intesa tra il Consorzio Sol.Calatino, il Consorzio “Cara Mineo”, la Fondazione di Comunità del Calatino “Don Luigi Sturzo”, il Centro Culture Contemporanee Zo e il Consorzio “Calatino Terra d’Accoglienza”, si pone fra i suoi principali scopi la promozione dello sviluppo culturale ed economico del calatino, ma soprattutto la creazione di un confronto tra le identità, quella locale e quelle delle altre etnie presenti nel territorio del calatino, che da diversi anni vede la presenza del più grande Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) d’Europa, e la presenza degli SPRAR.

«Il Calatino Sud - Simeto dopo avere affrontato in maniera positiva l'emergenza Nord - Africa del 2011, e' riuscito a fare della cultura dell'accoglienza e dell'integrazione la cifra del proprio sviluppo. Ora continuiamo a lavorare, fuori da logiche contingenti, per trasformare la disperazione dei migranti in speranza nel futuro. Il progetto del "Teatro Mediterraneo" è l'espressione di questo impegno! Il riconoscimento del Premio Volterra 2014 allo spettacolo "I meneni" che ha visto tra i protagonisti gli ospiti del CARA di Mineo, testimonia non solo la qualità artistica del lavoro in corso ma sopratutto il valore umano dell'iniziativa» asserisce Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino.

Un teatro dunque, quello Mediterraneo, alla ricerca delle identità, che pone al centro le diversità e le comunanze con i popoli che da anni il calatino accoglie e che si dimostra una forma di integrazione tout court, portando al pubblico e le emozioni tipiche della rappresentazione teatrale e i sentimenti di coloro che approdati in questa nostra terra hanno voglia di riscattarsi. «Questo progetto valorizza i miei concittadini, quelli che rappresento come sindaco di Mineo e quelli del CARA che rappresento come presidente del consorzio pubblico di comuni, d'altronde sono sindaco di due paesi uno bianco e uno nero!» sottolinea Anna Aloisi, Sindaco di Mineo e Presidente del Consorzio pubblico “Calatino Terra D’Accoglienza”.

Un sogno ad occhi aperti per i migranti divenuti “attori”, che grazie a questo evento hanno avuto modo di rapportarsi con l’arte teatrale, ma anche vivere una esperienza umana e di integrazione molto forte, oltre che mettersi in gioco anche su palcoscenici di prestigio, come il Teatro di Documenti di Roma.

Candidare Mineo quale capitale dell’incontro multietnico nel bacino del Mediterraneo è l’ambizione lanciata da Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino S.C.S., ente promotore del progetto: «Il “Teatro Mediterraneo” si pone l’obiettivo  di diventare il più grande contenitore artistico-culturale del Bacino del Mediterraneo in cui si possano confrontare le identità dei popoli mediterranei. Portando in giro per l’Italia questo “esperimento” vogliamo far si che l’arricchimento culturale non sia soltanto patrimonio del nostro territorio ma dell’intera nazione».

 

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