Notizie > LO SPRAR DI GRAMMICHELE È IN LINEA CON LE DIRETTIVE DEL SERVIZIO CENTRALE - Le richieste di status di rifugiato politico non fanno capo alla gestione del centro

08/09/2014

COMUNICATO STAMPA

LO SPRAR DI GRAMMICHELE È IN LINEA CON LE DIRETTIVE DEL SERVIZIO CENTRALE

Le richieste di status di rifugiato politico non fanno capo alla gestione del centro

 

In merito ai due articoli pubblicati sul quotidiano “LA SICILIA” in data venerdì 5 settembre e 6 settembre 2014, relativi alla rivolta dei migranti ospiti del centro SPRAR di Grammichele gestito dal Consorzio Sol.Calatino e scritti dal giornalista Nuccio Merlini, si chiede la rettifica su alcune questioni riguardanti la gestione del centro stesso. In particolare: il centro SPRAR è gestito seguendo le direttive del Ministero dell’Interno per il tramite del Servizio Centrale, nel pieno rispetto dei migranti i quali non sono “trattati come animali”, come riportato dall’articolo, in quanto viene loro offerto vitto, alloggio, pocket money (con cadenza mensile), nonché la possibilità di svolgere attività di socializzazione poter impiegare il tempo di permanenza, oltre all’insegnamento della lingua italiana, l’orientamento e l’assistenza legale. Inoltre, è assolutamente falso che agli  non venga fornita assistenza sanitaria in quanto tutti sono iscritti al SSN e regolarmente hanno accesso ai servizi pubblici locali.

Le colpe attribuite per la mancanza del rilascio di status politico e del mancato colloquio con la commissione territoriale, non sono imputabili alla gestione del centro ma al rallentamento delle commissioni territoriali. Purtroppo il numero delle commissioni risulta inferiore al numero delle richieste; l’accesso, infatti, è regolato cronologicamente in base al numero “Vestanet” attribuito a ogni ospite dalla Questura dove si presenta la richiesta di asilo politico.   

Le dichiarazioni razziste riportate in un’intervista rilasciata da un ospite non riguardano gli impiegati del centro, che ogni giorno prestano la loro professionalità, ma probabilmente si riferiscono a fenomeni di intolleranza che si svolgono al di fuori del centro stesso, per cui non è neanche questo un motivo da imputare alla gestione dello SPRAR.

Il consorzio Sol.Calatino gestore del centro invita  il giornalista a visitare personalmente la struttura per verificarne le reali condizioni, basandosi sul principio deontologico della veridicità dei fatti e della trasparenza dell’informazione.

 

vedi comunicato e articolo in pdf

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