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Notizie > Newsletter del Consorzio Nazionale Idee in Rete del 9 settembre 2014
09/09/2014
NotizieInRete 347 - 9 settembre 2014 - Newsletter del Consorzio Nazionale Idee in Rete
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Da non perdere NotizieInRete 150 anni di coesione e integrazione sociale I quaderni di Idee in Rete 1 - Idee in Rete, l'impresa sociale che non ti aspetti 2 - Dal libro verde al libro bianco 3 - Rassicura 4 - La cooperazione sociale in ambito sanitario A portata di mano I soci e le cooperative Lo statuto e Il regolamento |
Proseguono i cantieri del Bene Comune: il prossimo appuntamento a Napoli
Il prossimo appuntamento è invece a Napoli il 19-20 settembre, organizzato dal CSV. Si tratta della Fiera dei beni comuni , una due giorni che ha come obiettivo principale quello di promuovere l’agire solidale tra la cittadinanza, offrendo visibilità alle buone prassi del volontariato locale. Tra gli eventi della Fiera, il convegno "Beni comuni, le risorse del territorio che generano occupazione" cui parteciperà a anche il presidente di Idee in Rete Gianfranco Marocchi. |
Prossimità e povertà |
RIRVA: riparte il progetto sul ritorno volontario |
Genova, 10 - 12/10 - Voglio dire, Voglio fare, Voglio esserci Si avvicina la biennale della Prossimità e superate ormai le 100 organizzazioni aderenti (chi ci avrebbe mai creduto!) il lavoro organizzativo si fa serrato. Oggi sono proposte tre testimonianze di partecipanti alla biennale. Tre contesti locali, diversi, la dispensa sociale del consorzio Cauto di Brescia, il Progetto Crea della comunità San Benedetto al Porto di Genova, l'Emporio solidale di Lecce promosso dalla comunità Emmanuel , ma una esperienza di prossimità comune: la risposta al bisogno alimentare e alle condizioni di povertà. E non sono certo i soli tre casi: pensiamo solo alla Fondazione Ebbene , co promotrice dell'evento, che ha nella solidarietà alimentare uno dei propri principali ambiti di operatività e a molte altre delle esperienze che si possono trovare scorrendo i video degli aderenti alla Biennale . Questa circostanza ci spinge a più di una riflessione. La prima è l'interrogarsi sui fondamenti profondi della nostra società, se dobbiamo oggi, nel 2014, riscoprire l'importanza del dono alimentare, insomma della più primaria e antica delle solidarietà. Può far bene fermarsi un attimo a riflettere sul nostro impegno quotidiano di imprenditorialità sociale, volontario, associativo, su quanto sia necessario accompagnarlo da una parte con una improrogabile richiesta alla politica di considerare prioritario il tema della povertà e dall'altra a tutti noi a pensare ad un modello sociale ed economico diverso da quello che ha portato a questa situazione. La seconda riflessione riguarda la Prossimità. Non è un caso se tante esperienze di prossimità nascono nell'ambito della solidarietà alimentare e più in generale del contrasto alla povertà. Si incrociano infatti la cogenza primaria del bisogno e l'assenza di risposte istituzionali strutturate. Prime e ancora parziali sperimentazioni del SIA certo (se ne dà notizia in questa news) esperienze di contributi a livello comunale, ma nulla di più. E allora ecco nascere nuove solidarietà, alleanze inedite che coinvolgono imprese sociali, volontari, imprenditori, filantropi. Anche istituzioni, certo, ma spesso in posizione diverse da quelle degli ambiti di welfare consolidati: una istituzione che promuove, più che una istituzione che governa. Certo, quanto qui raccontato non rappresenta la situazione più desiderabile: al contrario, lo si è detto, è inaccettabile che l'istituzione sia latitante rispetto ad un bisogno così fondamentale. Nulla sarebbe più errato che prendere a modello di un nuovo welfare le situazioni in cui il nostro sistema di protezione sociale sta fallendo in modo più clamoroso. Però vale anche ragionamento ulteriore: nel momento - speriamo vicino - in cui l'istituzione si farà carico, come è doverosa avvenga in un Paese civile, delle situazioni di povertà estrema, lo farà riproducendo i meccanismi già noti in tanti ambiti del welfare - definire standard, affidare appalti - o saprà far tesoro di queste forme di mobilitazione per potenziarle e renderle stabili e capaci di ampliare la propria offerta in senso universalistico? chi partecipa alla Biennale - il programma - |
Il 1° settembre scorso è stato ufficialmente approvato dal Ministero dell'Interno il progetto "RIRVA VI". Idee in Rete, come nelle due annualità precedenti, guida il partenariato comporto da CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), Oxfa, CNOAS (Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali), Cooperativa Gea e che include come partner di sostegno la Fondazione ISMU. RIRVA rappresenta l'azione di Rete che dal giugno 2009 sostiene il Ritorno Volontario Assistito con un sistema di riferimento nazionale per l'informazione e la consulenza sulla misura del Ritorno Volontario Assistito (RVA) a migranti, operatori di settore e cittadinanza. Il progetto è finanziato dal Fondo Europeo Rimpatri e dal Ministero dell'Interno e sarà operativo fino al 30 giugno 2015; il progetto di questa annualità si pone in stretta continuità con quello concluso nel giugno scorso, rinforzando l'azione di informazione, formazione e consulenza ad enti pubblici e privati, associazioni, cittadini e migranti sul tema del Rimpatrio Volontario Assistito, attraverso un articolato piano di comunicazione e una capillare rete operativa. E' già da subito operativo l'Help Desk Ritorno al numero 0492023830, ma a breve il servizio sarà collegato ad Numero Verde attivo sempre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 per fornire supporto e consulenza a potenziali candidati di programma di RVA ed agli operatori di settore; verrà attivata una rete di 14 operatori che, a livello regionale o sovraregionale, saranno animatori di altrettanti focal point per il supporto e la consulenza alle oltre 300 organizzazioni aderenti alla Rete in tutta Italia impegnati nell'informazione diretta ai migranti; il sistema di formazione e informazione sul RVA, già sperimentato con azioni coordinate ed integrate, sarà sostenuto da un articolato piano di sensibilizzazione nazionale e regionale sul tema del RVA che affiancherà ai prodotti e agli strumenti informativi ad oggi disponibili dei canali di comunicazione social. Verranno organizzate sessioni informative territoriali in tutte le regioni grazie alla preziosa partnership del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali (da questa edizione partner effettivo), con l'obiettivo di fornire una corretta e completa informazione sul tema del RVA ad Assistenti Sociali (per i quali la formazione RIRVA risulta accreditata), alle istituzioni territoriali competenti nella gestione della RVA a livello locale (Questura e Prefettura), e a tutte le realtà del pubblico e del privato che si interfacciano con migranti; Proseguirà infine il lavoro di collaborazione con le rappresentanze in Italia dei Paesi Terzi maggiormente coinvolti nel ritorno, attori strategici per la sostenibilità e la piena reintegrazione dei migranti nel loro Paese. Ci aspetta un lavoro impegnativo, considerando che nell'ultimo biennio l'Italia, oltre che essere il punto di primo approdo come drammaticamente ci racconta la cronaca di queste settimane, è anche un luogo da cui molti migranti, che in alcuni casi hanno condiviso diversi anni di storia con il nostro Paese, decidono di partire, stretti tra le difficoltà occupazionali e le prospettive di sviluppo che in alcuni casi si stanno aprendo nei Paesi d'origine. Far sì che anche questo delicato passaggio del percorso migratorio possa essere costruttivo e possa contribuire a costruire legami tra Paesi lontani è uno degli obiettivi sui cui RIRVA, da tempo sta con lungimiranza lavorando.
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